Team: 25 dipendenti preoccupati dalla scadenza dei servizi di pulizia degli immobili

TERAMO – Gli obblighi di legge che impongono alla Team, alla scadenza di alcuni appalti fissati ad aprile, di occuparsi solo di raccolta dei rifiuti e igiene urbana , impensieriscono alcuni dipendenti sul destino del futuro lavorativo. Molti degli attuali servizi ora in capo alla municipalizzata teramana dovranno essere affidati all’esterno, tra questi la manutenzione del verde pubblico, la segnaletica stradale, i servizi museali e la pulizia degli immobili comunali. Quest’ultimo è però il capitolo più spinoso visto che sono più di 25 i lavoratori occupati part time nel servizio che si interrogano adesso sul loro destino. Si tratta di operai distribuiti e impiegati nella pulizia di edifici quali il tribunale, tutti gli uffici comunali, il parco della scienza e i musei. Un impiego di 4 ore giornaliere remunerato per circa 600 euro al mese , molti di loro sono i vecchi appaltasti del Coumune assunti 19 anni fa quando si costituiì la Team e che adesso vogliono rassicurazione alla luce delle dichiarazioni del sindaco e dell’ammnistrazione comunale sulla cessione di questi servizi all’esterno. Il sindaco , negli ultimi confronti che ha avuto con alcuni gruppi consiliari di maggioranza, ha precisato che alcuni di questi servizi in scadenza potrebbero essere gestite sotto forma di una cooperativa che nascerà in seno alla Team o affidati a ditte privat esterne. Ma è legittima la perplessità dei lavoratori: Cosa succederà se la nuova società non vincerà gli appalti per le pulizie degli immobili?” Blindata invece la posizione degli operatori impiegati nel servizio di igiene urbana che resta in capo alla Team, così come quello dei cimiteri il cui appalto scade nel 2021. Dunque il problema che affliggeva i lavoratori della Fratarcangeli prima, e poi quelli della Tercoop, si pone adesso per gli operatori della Team che si domandano adesso se i nuovi bandi prevederanno garanzie precise di riassorbimento per questi lavoratori considerati in esubero alla luce delle esternalizzazioni